settantesimo premio Pozzale. Luigi Russo. Giuria popolare. Vota il tuo libro preferito. Vai sul sito www.premiopozzale.it ed esprimi la tua preferenza dal 17 luglio al 19 novembre 2023

GIURIA POPOLARE

Vota il tuo libro preferito tra i tre vincitori del Premio Pozzale e contribuisci ad assegnare la menzione speciale Selezione dei lettori, che sarà consegnata all'autrice vincitrice in occasione della Cerimonia di premiazione di sabato 2 dicembre 2023.

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Se non hai modo di votare online, puoi votare anche presso le librerie cittadine o in biblioteca.

Le librerie NessunDove, Rinascita e La San Paolo Libri & Persone propongono uno sconto immediato sull’acquisto dei tre libri vincitori del Premio e offrono un gadget omaggio ai partecipanti alla Giuria Popolare.
Chi voterà il proprio libro preferito riceverà per mail un coupon da presentare nelle librerie, che darà diritto a ricevere l’omaggio.

  • Libreria NessunDove, Piazza Farinata degli Uberti 18
  • Libreria Rinascita, Via Ridolfi 53 e Centro*Empoli, Via R. Sanzio 199
  • Libreria La San Paolo libri & persone, Via del Giglio 53
  • Biblioteca comunale Renato Fucini, Via Cavour 36


 

Le recensioni della Giuria Popolare

Recensione di: Cristina.
Inserita il: 18/11/2023 17:29:57


Dopo "Splendi come vita", dedicato all'indimenticabile figura della madre Ione, Maria Grazia Calandrone ha scritto un libro splendido sulla madre Lucia, colei che l'ha generata nella carne e nella sua assenza. Coinvolge noi lettori con una storia familiare drammatica che viene indagata scrupolosamente in ogni dettaglio, incantandoci con la lingua poetica dell'anima. Una vicenda personale che diventa storia di una nazione, di una società patriarcale che ancora fatichiamo a relegare del tutto nel nostro passato. "Dove non mi hai portata" è un inno alla vita, un discorso amoroso tra generazioni di donne che si assomigliano non solo nel fisico, tra una madre e una figlia i cui ruoli alla fine si ribaltano. Come accade nella vita vera, inevitabilmente.

Recensione di: carla.
Inserita il: 15/11/2023 16:15:54


Oltre al desiderio dell'autrice voce alla storia della sua mamma, ho apprezzato la ricostruzione delle leggi e della morale del tempo che condizionavano la vita delle donne e ne limitavano la libertà e la dignità.

Recensione di: ANTONELLA.
Inserita il: 13/11/2023 18:20:21


Storia coinvolgente e commovente, ricca di riflessioni. La figura di Lucia viene valorizzata ed il suo gesto estremo di amore rende grande e indimenticabile la figura della madre. Il linguaggio è ricco e ricercato, spesso molto poetico.

Recensione di: DANIELA.
Inserita il: 13/11/2023 14:42:17


Una biografia che cattura come un romanzo, da cui emerge, fra i nodi della storia, una donna colta e sensibile, coerente e volitiva, sempre pronta a sfidare e a combattere in nome della giustizia e della solidarietà.

Recensione di: Carla.
Inserita il: 28/10/2023 23:46:55


Molto interessante parla di una donna mia coetanea Lei al sud io nel centro Italia ,un modo di pensare un po' diverso anche se Lei era più emancipata ma subisce le costrizioni, poi in aggiunta deve lottare quasi in solitudine contro le leggi avverse che allora c erano contro le donne , mi fa pensare che le lotte per i diritti tipo IL DIRITTO DI FAMIGLIA ottenuto 10 anni dopo il suo suicidio lo dobbiamo a chi ha sofferto come Lucia perché sono state quelle sofferenze che ci spinsero lottare , perciò questa storia che la figlia così bene ci ha fatto conoscere toccandola con mano da come e ben narrata, penso abbia diritto ad essere premiata un premio a Lucia

Recensione di: Maria Novella .
Inserita il: 07/10/2023 11:15:45


con scrittura poetica di alto livello, lieve e profonda, l'autrice coniuga vicenda privata e storia italiana sempre volgendo infine al bene e al vero lo sguardo malinconico sulla propria storia, contribuendo così al cammino collettivo

Recensione di: Michele.
Inserita il: 15/09/2023 19:46:20


Appassionante perché equilibrato tra indagine documentale e ricerca interiore. Momenti di grande intensità.

Recensione di: LAURA.
Inserita il: 06/09/2023 22:55:49


Igiaba Scebo apre con delicatezza e sensibilità uno spiraglio nella coltre di omertà ed indifferenza che ancora oggi copre la guerra civile in Somalia. La dolcezza dei toni di una lettera sulla storia di famiglia indirizzata alla nipote contrapposta alla scelleratezza del colonialismo. Una storia di migrazione ricostruita stillando l'inchiostro, goccia a goccia, sopra le parole dei racconti orali tramandati fra generazioni.

Recensione di: Paola Vittoria .
Inserita il: 23/08/2023 19:34:21


Un libro che mi ha insegnato come arrendersi significhi realizzare la propria postura morale senza dimenticare di sperare nella compassione umana

Recensione di: elide.
Inserita il: 17/07/2023 14:06:02


C’è poesia e c’è dolore rassegnato, ci sono parole sottovoce e altre urlate, c’è il senso della vita e la morte come atto d’amore tra le righe di  “Dove non mi hai portata “ (Einaudi) di Maria Grazia Calandrone. Un atto d’amore che diventa poesia narrata, il desiderio di una donna, abbandonata ormai più di 50 anni fa, che  si mette alla ricerca di sua madre, Lucia, e ne ripercorre gli anni e le vicende. C’è tanto amore e tanta capacità di perdono nei confronti di chi ha fatto del male e costretto all’ultimo atto una donna che aveva solo voglia di prendere tra le mani la propria vita, dimenticare le angosce di un matrimonio non voluto e provare a ricominciare con l’uomo che l’amava, riamato. La fuga dalla casa e dal paese, dalle chiacchiere facili verso Milano, luogo epico dei tempi, la voglia di avere una vita normale e poi una bambina da crescere. Sulla testa di Lucia  e di Giuseppe, però, pendeva un'accusa e una futura condanna, avevano osato l’inosabile e per questo erano perseguitati. Da qui un piano meticoloso che permettesse alla bambina di sopravvivere ai suoi sfortunati genitori e ri-nascere a una vita migliore. Aveva 29 anni Lucia quando scivola nel Tevere e con lei Giuseppe tanto amato, ma non è una sconfitta, è semplicemente una resa di fronte all’ineluttabilità della vita in quei tempi. Senza lavoro, senza soldi, perseguiti dalla legge, non avrebbero potuto concedere nulla di più della sopravvivenza alla bambina e Maria Grazia, il suo nome, meritava di più perché figlia dell’amore. Una ricerca dolorosa tra le carte e le parole di una burocrazia sterile, tra le testimonianze di chi Lucia l’aveva conosciuta, un’ossessione che attanaglia il cuore dell’autrice fino all’ultima pagina di un libro che ricostruisce quasi come in una indagine poliziesca le scene e le possibilità, cercando di restituire dignità di poesia ad una storia che la cronaca del tempo aveva mal comunicato e che termina con quel “figlia mia” che è un tornare in seno a sua madre. Lucia è la protagonista di questo libro così come Consolazione, la mamma adottiva, lo era del libro precedente, "Splendi come vita" (Ponte alle Grazie) e il cerchio si chiude intorno a quella bimba abbandonata a soli 8 mesi ora in grado di fare pace col suo passato.

Recensione di: Lorenza.
Inserita il: 17/07/2023 13:47:45


Una narrazione dolorosa quanto rappacificata con le proprie origini, la propria storia. Leggi e contesto sociale capaci di uccidere la ricerca del proprio sé più profondo. Genitori che, con un grande atto di amore, provano a dare alla propria figlia una vera possibilità di vita.

Recensione di: Chiara.
Inserita il: 17/07/2023 12:33:17


Scrittura ferma, decisa, ricca di significato e storia che affascina.