Recensione del libro: Onora il padre Premio Letterario Pozzale Luigi Russo

Annamaria Piccione
Onora il padre Feltrinelli 2018



Valentina ha quasi diciott’anni, è bella, ricca, brava a scuola, ha amici fidati, abita in una prestigiosa casa d’epoca nel centro di Palermo. Ha un padre commercialista che la adora, una mamma francese molto elegante che la sostiene in tutto, un fidanzato che frequenta già l’università ed è figlio di carissimi amici di famiglia. In questa vita praticamente perfetta, il fatto di essere stata adottata per lei è un dettaglio irrilevante. Ma il giorno del suo compleanno, nella posta, tra le tante buste di auguri, Valentina trova un biglietto anonimo: qualcuno le vuole rivelare la verità sulle sue origini. La ragazza non confida nulla ai genitori ed esce di nascosto per incontrare l’autore del biglietto. Lungo la strada, in una zona malfamata della città, assiste a un incidente in cui un’auto investe un uomo che muore sul colpo e quando arriva sconvolta al luogo dell’appuntamento, non si presenta nessuno. A casa, cercando in rete notizie sull’incidente, si imbatte in una foto della figlia della vittima e dopo varie ricerche scopre su Facebook che la ragazza è sua sorella. Decide di andare a conoscerla e scopre così che la propria vita da principessa è stata resa possibile dal doppio sacrificio di un uomo che tutti consideravano un po’ balordo, ma che era suo padre e certo la amava. La sorpresa più amara però è il volto nascosto del padre adottivo e della famiglia del fidanzato, che per desiderio di riscatto sociale e amore del denaro hanno ceduto alle lusinghe della mafia. (recensione tratta dal sito dell'editore)



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