Lavoratori come farfalle. In questo pamphlet doloroso l’autore ripercorre, dal suo proprio osservatorio di sindacalista , le tappe che hanno visto i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali, assottigliarsi nella loro scorza di coraggio e volontà di rivendicazione, e alleggerirsi nella loro corazza di diritti fino a diventare fragili e timorosi, come i delicati insetti volanti del titolo.
Nel tracciare un’evoluzione di questa “metamorfosi” l’autore non fa sconti a nessuno: al sistema politico ed istituzionale prima di tutto, certo, ma senza risparmiare aspre e sofferte critiche alla parte sindacale. Dalle dure lotte dei primi anni dell’ultimo dopoguerra, al sindacato aperto, accogliente e contestatario dei “mitici” anni ’60-’70, fino al riflusso degli anni ’80 e alla scelta di istituzionalizzarsi e normalizzarsi, perdendo però identità e anima, pur nel ruolo di importante riferimento che, come parte sociale, acquisì nel difficile tornante della crisi del sistema politico italiano a seguito di tangentopoli.
Ma, alla fin fine, per l’autore, i lavoratori proprio farfalle non sono. Sono molto più forti e decisivi di quanto sembri. Ed è qui il problema ai suoi occhi: oggi sembra ciò che non è. A causa di una “doppia paura”: quella del lavoratore, che ignora il sindacato temendo non possa proteggerlo; e quella del sindacato, che ignora il lavoratore temendo che non ricorra a lui. Sciogliere questo nodo sarà la prima mossa di una riscossa. (recensione a cura del Comitato Organizzatore)
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