Recensione del libro: Non va sempre così Premio Letterario Pozzale Luigi Russo

Evelina Santangelo
Non va sempre così Einaudi 2015



Un’insegnante precaria, ormai disillusa sull’utilità sociale di quello che sperava fosse il suo lavoro, un matrimonio fallito alle spalle, assiste allo sgretolamento del suo mondo: gli ideali giovanili, la lingua della comunicazione con il prossimo, l’illusione che nella vita ci siano cose che possano solo mutare nel tempo; e invece cominciano a non tenere più gli oggetti stessi di casa: la sedia, il frigorifero, il gancio del bagno. Un mondo che frana, una vita alla deriva, assediata da messaggi ansiogeni e analisi depressive, e la difficoltà a rapportarsi col padre che di fronte a quella deriva sembra del tutto scanzonato e svampito, da una parte, la figlia, adolescente, “una ranocchia che vorrebbe spiccare il volo”, dall’altra. Né l’aiutano le conversazioni con un’amica suggestionata dagli oroscopi e dal soprannaturale da rotocalco, rassegnata com’è al fatto che la loro amicizia consista proprio nella “facoltà di intendersi seguendo ognuna il proprio binario”,
Un’amica e suo marito le offrono di partecipare a un progetto strambo, un sogno un po’ pazzo, che li riempie di entusiasmo: una bicicletta economica, ecosostenibile, riciclabile. Dopo una indifferenza iniziale, il progetto sembra ridare una nuova spinta alla sua vita. Non ci si può adattare a continue frustrazioni e sconfitte; forse non sarà una svolta nella sua vita, ma almeno l’acquisizione di una speranza: non va sempre così. (recensione a cura del Comitato Organizzatore)



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