Recensione del libro: Prove di paura. Barbari, marginali, ribelli Premio Letterario Pozzale Luigi Russo

Livio Pepino
Prove di paura. Barbari, marginali, ribelli Edizioni Gruppo Abele 2015



A partire dalla fine del boom economico, e in particolare dalla fine degli anni Ottanta, le politiche sociali portate avanti in Italia dai governi nazionali e locali si sono rapidamente incanalate verso una crescente repressione e un sempre più marcato isolamento dei “diversi”, e di tutte le categorie considerate causa del senso di paura e insicurezza all'interno della società.
Livio Pepino, già magistrato, oggi studioso dei processi di democrazia dal basso, analizzando diverse di queste strategie sociali, mostra, elencando precisi dati numerici raccolti nel corso degli ultimi decenni, come solo le politiche inclusive e di ricostruzione del tessuto delle relazioni all'interno delle comunità abbiamo effettivamente dato risultati positivi dal punto di vista della diminuzione della criminalità e del disordine. Sostanzialmente però, argomenta l'autore, le politiche di questo tipo sono terminate con la fine del benessere economico. Con esse è crollato il valore, anche a sinistra, dell'eguaglianza sociale come obiettivo da raggiungere e unico risolutore dei conflitti.
Le strategie si sono sempre più rivolte invece all'isolamento delle categorie dei “diversi,” dei “barbari, marginali e ribelli” e alla loro ghettizzazione. Questo fenomeno ha fatto da incubatore alla paura, all'insicurezza e al contempo alla vulnerabilità individuale e alla disgregazione sociale. Nell'ottica neoliberista che ha mosso queste politiche, conclude l'autore, gli obiettivi prefissi erano evidentemente questi. Sul loro raggiungimento non sembrano esserci ormai dubbi. (recensione a cura del Comitato Organizzatore)



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