Recensione del libro: L'infinito sotto casa. Letteratura e transculturalità nell'Italia contemporanea Premio Letterario Pozzale Luigi Russo

Nora Moll
L'infinito sotto casa. Letteratura e transculturalità nell'Italia contemporanea Pàtron, 2015



Il termine transculturale viene inteso come tutto ciò che mira a individuare elementi letterari comuni
universali e validi per tutti gli esseri umani, a prescindere dal colore della pelle, dalla lingua o dalla
religione. Come i bambini, soggetti naturalmente transculturali, anche la letteratura può essere
analizzata in questa ottica osmotica e di costante scambio.
L'autrice getta uno sguardo attraverso il Novecento letterario con una prospettiva transculturale, per
abbracciare sistemi letterari sovranazionali e percepire la pluralità nel modello transculturale 'a rete'.
La letteratura nazionale diventa così transnazionale, una trama costantemente intessuta di contenuti
sociali, estetici, linguistici che sono il portato di scrittori migranti ed emigrati, scrittori viaggiatori
(perché il viaggio è conoscenza dell'alterità) e scrittori traduttori.
La cultura transculturale diventa così più ampia e densa di sguardi, da quello di estraneità del
migrante, che sente di non appartenere appieno né alla società di partenza né a quella di arrivo (la
cosiddetta 'doppia assenza' del sociologo Sayad), a quello del viaggiatore, che con stupore riporta
con i propri parametri culturali le scoperte dell'alterità, fino a quella del traduttore, che con la
propria lingua apre spazi di comprensione alla cultura altrui. (recensione a cura del Comitato Organizzatore)



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