Recensione del libro: L'uomo del futuro Premio Letterario Pozzale Luigi Russo

Eraldo Affinati
L'uomo del futuro Mondadori 2016



Don Lorenzo Milani, figura complessa del cattolicesimo fiorentino, per ciò che ha realizzato e rappresentato, secondo Affinati é l'uomo del futuro-.
Per cogliere la sostanza dell'uomo, la dimensione più vera, intima, profonda, l'autore ne ripercorre i luoghi della vita (Firenze, Montespertoli, Castiglioncello, Milano, Calenzano, Barbiana); si avvale delle testimonianze di coloro che lo hanno frequentato ed hanno condiviso con lui esperienze positive e fallimenti, ne ricerca l'eredità spirituale in quei maestri isolati che in mondi lontani (Africa, India, Hiroshima, New York, Berlino), senza neppure averlo conosciuto, ogni giorno fra mille difficoltà ne seguono l'esempio e lottano contro l'emarginazione, lo sfacelo, le disuguaglianze sociali.
Uscito dal seminario, dopo il periodo di San Donato di Calenzano, a Barbiana nel Mugello, Don Milani realizza un nuovo modello di vita incentrato sull'unità spirituale prima ancora che sul sogno di un possibile riscatto sociale: centrale é l'insegnamento della lingua per dare ai figli dei montanari la possibilità di esprimersi e raccontarsi. Don Lorenzo nella sua intuizione pre-conciliare sente la necessità di un rinnovamento radicale da parte della Chiesa, ma quelli di Barbiana finiranno per essere tempi di lotte, di sconfitte. Se Barbiana esistesse oggi vivrebbe una dimensione multiculturale, favorirebbe l'integrazione e al suo interno avrebbe ragazzi afgani, nigeriani, slavi pronti a sorridere, a mettere da parte le loro macerie e a guardare al futuro. (recensione a cura del Comitato Organizzatore)



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