Settanta giorni durò la Comune di Parigi, dal marzo al maggio 1871. Libri di storia, romanzi, poesia, teatro, cinema, musica ne hanno riproposto e fatto rivivere vari aspetti. Cervelli ricostruisce qui tutto quanto è avvenuto nei cinque mesi precedenti, dallo scoppio insurrezionale fallito del 31 ottobre 1870 fino alla giornata insurrezionale del 18 marzo; e lo fa con una documentazione impressionante. Manca, nel libro, una bibliografia finale, forse perché diari, quotidiani, libri di memorie, deposizioni, verbali di riunioni, risoluzioni dei vari organismi, manifesti e dispacci (compresi quelli affidati a piccioni viaggiatori), e infine contributi storiografici sono chiamati di continuo, con grande capacità di controllo, a intessere una “cronaca” che proprio negli aspetti più minuti fa sentire tutto lo spessore della storia, tutta la vivacità della vita vissuta, con i suoi snodi, il senso della non fatalità di ogni scelta, la pluralità delle possibili alternative giocate da un coro di personaggi che pian piano si dilata fino a riempire con le sue voci, le speranze, i timori, la Parigi assediata dai prussiani, in preda alla carestia, alla fame, al freddo, ai proiettili dei nuovi cannoni Krupp. Lo scoppio della rivoluzione trova perciò un senso molto più articolato e verosimile rispetto alle argomentazioni di politici e storici. Si tratta di un libro da leggere con lentezza, e senza lasciarsi intimorire dalla enorme documentazione in francese e in tedesco. (recensione a cura del Comitato Organizzatore)
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