Recensione del libro: Un anno qualunque. Pensieri, persone, circostanze. 1965 Premio Letterario Pozzale Luigi Russo

Franco Ferrarotti
Un anno qualunque. Pensieri, persone, circostanze. 1965 Guida editori, 2015



Si tratta del diario-agenda del 1965 di Franco Ferrarotti, allora trentanovenne; già primo cattedratico di sociologia in Italia, e da poco ex-deputato per il Movimento di Comunità di Adriano Olivetti. Vivace, vitale, versatile, mai superficiale, Ferrarotti segna e commenta appuntamenti, spostamenti, riflessioni su libri e istituzioni, ma soprattutto persone, che incontra in una serie di movimenti che sembrerebbero non lasciare spazio alla riflessione, alla coltivazione di spazi interiori. E invece assistiamo a un intersecarsi e toccarsi di questi estremi, l’orario di treni aerei e altri mezzi di locomozione da una parte, il confronto la rielaborazione intellettuale sempre acuta, il giudizio etico-politico dall’altra. E gli spazi, i territori; quelli attraversati in un dinamismo che non sembra mai frettoloso, e quelli in cui ci si rifugia, le pareti di casa ma soprattutto gli alberi del giardino, capaci di dare ricetto alla fine di giornate “campali, forse micidiali”. E soprattutto il sospetto di una “maledizione greca”, con la contrapposizione tra corpo e anima, che lo coglie nei momenti di noia accademica, insieme alla voglia di un mondo totalmente altro. (recensione a cura del Comitato Organizzatore)



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