Recensione del libro: Teoria delle ombre Premio Letterario Pozzale Luigi Russo

Paolo Maurensig
Teoria delle ombre Adelphi 2016



Il romanzo inizia con una visione quasi metafisica del protagonista, solo, in un albergo ed in una Estoril deserti.
E’ Alexandre Alekhine, campione del mondo di scacchi, fuggito dall'Unione Sovietica.
Sul suo nome grava un’infamante accusa di frequentazioni naziste e antisemite, un passato da
collaborazionista, giudicato dai sovietici un traditore della patria, noto per i suoi ripetuti matrimoni con donne
ricche e anziane, i suoi eccessi alcolici.
Alekhine muore il 24 marzo 1946, alla vigilia di un incontro per il titolo mondiale contro l'esponente di punta
della nuova scuola sovietica. L’esame autoptico certificò che il decesso era avvenuto per asfissia, e che questa
era stata provocata da un pezzo di carne conficcatosi nella laringe.
La stampa pubblicò la versione ufficiale del decesso accidentale e il caso fu rapidamente archiviato. Da allora,
però, sulle cause di quella morte si sono moltiplicati sospetti e illazioni. Qualcuno ha insinuato che le foto del
cadavere facevano pensare a un’astuta regia; qualcun altro si è chiesto come mai Alekhine stesse cenando nella
sua stanza indossando un pesante cappotto.
Paolo Maurensig ci guida alla ricerca di una possibile verità sulla vicenda, indugiando da esperto e
appassionato nell’affascinante mondo degli scacchi. (recensione a cura del Comitato Organizzatore)



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